Korte trip naar Amsterdam in due giorni

Era fine anno e mi trovavo a Bruxelles, presi il treno e in due ore o poco più, dopo aver attraversato distese di prati verdi, fattorie, casette di legno e aver avvistato in lontananza gli incantevoli mulini a vento, Amsterdam Centraal, la stazione centrale.

Un entusiasmo difficile da contenere, la città europea della trasgressione era davanti ai miei occhi e sembrava già più bella di quanto immaginassi. Biciclette e il vento gelido il mio primo impatto, quindi era perfetto. Si, amante dell’inverno.  A pochi passi dalla stazione il mio hotel dove si accolgono gli ospiti con un buonissimo cookie al cioccolato, caldo. Prima impressione direi perfetta. La mia esplorazione può iniziare.

Il bello di Amsterdam è che la zona centrale è visitabile a piedi, quindi non occorre “stressarsi” troppo alla ricerca di mezzi da prendere.

Direzione Piazza Dam, la piazza più famosa. Qui ci sono il Palazzo Reale, il National Monumento obelisco alto 22 metri in memoria dei caduti della II Guerra Mondiale, la Chiesa Nuova, il Madame Tussauds Scenerama e i grandi magazzini del XIX secolo De Bujenkorf.

Ancora giorno decido di fare il mio primo giro perlustrativo. Percorro le vie del De Wallen o Red District. Sì, la via famosa per le sue vetrine. Niente di così scandaloso, sembra tutto così normale e naturale, ma se ci si sofferma un attimo in effetti è strano trovarsi lì. Surreale.

Dopo la prima occhiata veloce ai luoghi turistici, De Wallen, Piazza DamMuntpleinRembrandtplein, Leidesplein, Waag, Montelbaanstoren, ho deciso di fermarmi al mercato dei fiori Bloemenmarket, il mercato galleggiante. Forse è superfluo da dire, ma è davvero incantevole. Non ho resistito e ho comprato una decina di bulbi di tulipano, piantati al mio rientro a casa. Una volta cresciuti erano davvero belli. Le qualità e i colori di numero infinito, ho perso un bel pò di tempo per sceglierne solamente dieci. Li avrei presi uno per genere, mi ha fermato solamente lo spazio ridotto in valigia. Qui vale la pena soffermarsi.

Già ora di cena, ho scelto un ristorante argentino, di carne argentina squisita, molto carino e buono. Amsterdam ne è piena.

Il giorno seguente ho affittato la bicicletta, un mezzo pericolosissimo perché gli olandesi sfrecciano da ogni lato e suonano come forsennati. Quel giorno è stato stupendo, ho girato parecchio e ho visitato un museo davvero molto interessante di cui vi parlerò nel prossimo articolo, un’esperienza sensoriale affascinante. Fino a quando mi sono trovata in uno dei posti più belli di Amsterdam: Vondelpark, parco all’inglese di circa 50 ettari all’interno della zona dei musei. Amo i parchi. Girarlo in bici è stata un’esperienza unica che consiglio. Posso ancora sentire il silenzio, la pace, la tranquillità. Quei colori poi, per sempre impressi nella mia memoria come una fotografia.

 

Ho trascorso solo due giorni ad Amsterdam tra cui l’ultimo dell’anno. In una delle feste più esclusive della città allo Sky Lounge Amsterdam. Lasciatemi passare il termine, gente fighissima ed elegantissima all’ultimo piano del DoubleTree by Hilton, dove tra l’altro alloggiavo. Da qui un panorama mozzafiato: vista su tutta la sua bellezza ed eleganza.

In questi due giorni ho imparato ad apprezzare il non essere molto organizzati sempre e ad ogni costo e vivere una nuova città così come viene.

 

  • Guarda: i canali; l’orto botanico, uno dei più antichi del mondo; il museo di Van Gogh; Heineken Museum.
  • Prova: i ristoranti argentini, non tipici ma si mangia benissimo; ad acquistare i bulbi di tulipani da piantare a febbraio una volta rientrati in Italia.
  • Ama: il mercato dei fiori; girare in bicicletta e “perdersi” a Vondelpark e tra le altre strade della Venezia olandese.